Nell'ambito della questione relativa alla privatizzazione dell'asilo nido comunale "B. Allende" di Grugliasco, riportiamo il testo del comunicato che accompagna le 1.900 firme depositate in Comune il 10 aprile scorso, a testimonianza di quanto sia forte la volontà di preservare la natura pubblica della struttura.
Dal canto nostro, continueremo a seguire e sostenere la battaglia che coinvolge il futuro di famiglie, lavoratori e cittadini.
Nel frattempo si è svolto un Comitato di Gestione del nido al quale hanno partecipato il Sindaco e gli Assessori competenti, sindacati e rappresentanti dei genitori.
Il 5 maggio alle ore 17.30 presso il Centro Civico Nello Farina, di Via San Rocco 20, si terrà un incontro aperto agli altri genitori per rendere note le evoluzioni sul tema e gli eventuali progressi.
------------------------------------------------
Comunicato
stampa del 10 aprile 2015
Grugliasco: la
scuola di nuovo al centro delle polemiche.
Il tema dei tagli alla spesa pubblica e delle
dismissioni che il Comune sta praticando coinvolge anche l’asilo comunale,
l’ultimo pubblico della città, ma i genitori non ci stanno e si organizzano per
chiedere un’alternativa alla privatizzazione.
Genitori
determinati a voler mantenere pubblico l’asilo consegnano oggi le prime 1.900
firme al loro appello e chiedono un incontro chiarificatore sul tema dei costi
presentati dal Comune.
A Grugliasco il tema delle scuole
torna nell’occhio del ciclone a causa delle scelte del Sindaco e della Giunta.
Ancora non si sono placate le
polemiche seguite allo spostamento di 100 bambini dalla scuola materna Don
Milani all’elementare Ungaretti per esigenze, a dire dell’Amministrazione, di
gestione di bilancio, che si torna a parlare in tema di scelte scolastiche.
Stavolta ad andarci di mezzo è il
nido comunale “B. Allende”, l’ultimo a gestione interamente pubblica, della
città di Grugliasco.
67 bambini ospitati, eccellenza
della formazione e della sperimentazione pedagogica, un piccolo gioiello del
territorio che sicuramente procura grandi soddisfazioni ai genitori che tutti i
giorni devono lasciare i loro piccoli alle cure di altri.
Ma decisioni di natura economica
hanno portato il Sindaco, in una riunione tenutasi a fine febbraio, ad
annunciare la privatizzazione del nido, con conseguente riduzione del numero
dei posti, assorbimento di parte del personale negli uffici comunali e
“cessione” di un certo numero di educatori al soggetto subentrante nella
gestione.
Sono stati i genitori dei piccoli
alunni del nido a costituirsi in Comitato per tutelare la qualità della scuola.
Abbiamo bisogno che questa amministrazioni si dedichi meglio a cercare
soluzioni che continuino a garantire la
qualità del servizio offerto e tuteli lavoratori che con tanta passione si
preoccupano di offrire la loro migliore professionalità ai nostri bambini” dichiara…. “ed è per questo che fin da subito abbiamo
deciso di far partire una petizione popolare finalizzata soprattutto ad
informare e sensibilizzare la cittadinanza di Grugliasco sul tema”.
Un comportamento che ha spinto i più maligni ad affermare che ci fosse
la volontà a far considerare il “pubblico” come migliore del “privato”, ma non
è così.
“Non vogliamo mettere in competizione il servizio pubblico con
quello privato – continua – sappiamo bene che ognuno opera in conformità agli standard richiesti
e sotto l’egida della propria preparazione professionale, ma non possiamo
tollerare che la mannaia dei tagli agisca in maniera indiscriminata andando a
colpire dove non deve e sorvolando su altre questioni: l’infanzia e
l’educazione non possono essere le prime vittime di queste politiche
discutibili” .
Di qui la raccolta di firme su un appello
[https://docs.google.com/file/d/0B_IMaUM5UncrWU16MjhfanNIOWc/edit] che ha fatto
il giro delle scuole cittadine per tutto il mese di marzo raccogliendo tante
adesioni tra i genitori e cittadini.
Scelta sicuramente felice, perché
l’immediato impatto con la popolazione ha spinto l’amministrazione ad
incontrare i sindacati ad un tavolo tecnico con sindaco e assessori per
verificare la possibilità di soluzioni alternative.
Nei due incontri che si sono
tenuti sinora, sono state trovate due strade realmente perseguibili: la
gestione sotto l’ASM, una società multi servizi del Comune di Venaria, e la
possibilità di creare un Ente Intercomunale coinvolgendo i Comuni di Collegno e
Rivoli che potrebbero mettere in rete i loro nidi comunali.
Quest’ultima possibilità
sembrerebbe essere la soluzione ottimale, se proprio non si riuscissero a
trovare le forme necessarie per far rimanere il nido sotto l’egida comunale, in
quanto la creazione di un Ente dedicato preserverebbe quel patrimonio
pedagogico accumulato nel tempo
Molto dipende anche dalle volontà
degli altri Comuni, ma i genitori non demordono anche perché in realtà i conti
del nido sembrano essere molto diversi rispetto a quanto presentato, la prima
volta, in sala consiliare
“Oltre ad una scelta francamente discutibile, in quanto sicuramente in
controtendenza al piano generale della scuola che prevede l'accorpamento
dell'istruzione sin dall'età dei nidi con le materne, l’Amministrazione
comunale ci ha presentato un quadro economico delle spese di gestione che
difficilmente può rappresentare la realtà” sostengono i rappresentanti dei
genitori “e questi sono aspetti che
devono essere chiariti per onestà nei confronti degli educatori e del personale
che opera all’interno della struttura, e poi nei riguardi dei grugliaschesi che
devono essere tranquilli delle parole dei loro governanti”.
Intanto oggi la consegna al
Comune delle prime 1.900 firme, mentre l’attività di raccolta e sensibilizzazione
continua.
“Speriamo di poter giungere presto ad una soluzione condivisa,
soprattutto che possa riportare la ragione e il buonsenso al centro del
trattamento delle questioni che riguardano il presente ed il futuro della città
di Grugliasco.”
Per il Comitato
Tamara Bardella